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LO SMART WORKING: UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER AZIENDE E LAVORATORI

Dopo il via libera del Senato, sono sempre di più in Italia le aziende che ricorrono allo  Smart Working (L.81/2017) o Lavoro Agile, una nuova tipologia contrattuale destinata a trasformare radicalmente l’approccio all’ organizzazione aziendale.

Anche l’ Italia quindi, sulla scia di quanto accade ormai da anni in Europa, si adatta ai cambiamenti tecnologici in corso, dicendo “addio” al mito della postazione fissa: azienda, casa, centri co-working, ma anche un rifugio in alta montagna, questi alcuni dei luoghi in cui il dipendente potrà svolgere la propria attività lavorativa.

Obiettivo dichiarato non è solamente conciliare i tempi di vita e di lavoro, ma anche – per usare le parole del Legislatore –  “innovare” e “competere”, in un’ ottica di maggiore produttività e lavoro.

Lo Smart Working è infatti il risultato di un radicale mutamento della work experience che trova nella tecnologia il principale alleato, ma che non si esaurisce in essa. Non è dunque un caso che ormai quasi il 50% delle aziende che operano nel nostro Paese abbia avviato, o conti di avviare a breve, esperienze di questo tipo destinate a trasformare radicalmente l’approccio all’organizzazione aziendale.

 Che cosa è: 

Si tratta di una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato che scioglie il connubio tra dipendente e luogo di lavoro la cui prestazione è:

  • Stabilita attraverso un accordo tra le parti;
  • Eventualmente organizzata per fasi, cicli, obiettivi;
  • svincolata da precisi orari e luogo di lavoro;
  • eseguita con strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività di lavoro (personal computer).

Trattamento economico:

Stipendio e trattamento normativo faranno riferimento al contratto collettivo, per cui compenso e coperture assicurative degli smart workers  rimarranno identici a quelli di chi decide di restare a lavorare in azienda, senza alcun tipo di discriminazione.

Tutele per gli gli smart workers:

Non si tratta né potrà trattarsi quindi di un lavoro depotenziato. Orari e giorni in cui lavorare potranno essere discussi di volta in volta dal lavoratore con l’azienda. L’accordo prevedrà per legge anche delle fasce orarie di disconnessione, per evitare eventuali abusi.

Quali vantaggi:

Molteplici i benefici a carico delle aziende: in primis la riduzione della necessità di presenza fisica in ufficio con conseguente contenimento dei costi logistici e di gestione, ma anche riduzione del tempo dedicato agli spostamenti (minore probabilità di rischio infortuni in itinere, minore stress) e conseguente maggiore reperibilità e produttività.

Dal canto suo, il lavoratore avrà più tempo da dedicare alla famiglia o ai propri interessi. Notevoli anche i vantaggi in caso di assunzione di persone disabili.

Concludendo, lo smart working rappresenta per l’azienda una importante opportunità per ridurre i costi di gestione dello spazio fisico (inteso in termini di utenze, attrezzatura e servizi vari) contribuendo inoltre ad abbattere il fenomeno dell’ assenteismo aumentando al contempo la soddisfazione e la produttività dei propri lavoratori.

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